V-Visitors è uno sceneggiato che è andato in onda negli anni ‘80 e che la maggior parte delle persone ricorda molto bene, perché era arrivato a livelli di ascolto pazzeschi. Raccontava di extraterrestri che arrivavano da un altro pianeta per stabilire nuovi contatti “amichevoli”, ed essere di aiuto alla popolazione mondiale, con la loro avanzata tecnologia. In realtà, erano un popolo di grandi e voraci rettili, perfettamente mascherati da esseri umani, che arrivava sulla Terra a causa dell’invivibilità del loro Pianeta e della conseguente enorme scarsità di cibo, quindi, il loro obiettivo era di conquistare la Terra, farne la loro nuova casa e fare di tutti gli esseri viventi, uomini compresi il loro cibo. Per portare a compimento i loro piani, la prima cosa che fanno è stabilire delle alleanze con terrestri di scarsa etica, senza morale e, venuti a conoscenza di una piccola parte della verità, disposti ad aiutarli, per poter usufruire di privilegi; illusione, di cui alla fine non usufruiranno mai. Questi conquistatori, con l’aiuto dei loro alleati, o forse sarebbe meglio dire “collaborazionisti”, operano, soprattutto attraverso i media, manipolazioni sociali e mentali, per fare credere a tutte le popolazioni del mondo, che loro siano li per il bene di tutti, mentre la verità sta da tutta un’altra parte.

Tutto questo non vi ricorda niente? Le similitudini sono davvero scioccanti! Non è che magari chi ha avuto l’idea di produrre questo sceneggiato, voleva trasmetterci qualcosa? Che naturalmente noi non siamo riusciti a percepire?

Beh, che lo si voglia oppure no, questo è l’operato del sistema a cui siamo sottoposti e schiavi da più di 2000 anni e perché già negli anni ‘80, ci sarebbe dovuto essere qualcuno che lo rappresentasse in maniera così perfetta? Molte sono le situazioni in cui attraverso produzioni cinematografiche e televisive è stato rappresentato l’operato del sistema, per cercare di fare capire alla gente certe cose, ma loro, con la manipolazione mentale che sono stati capaci di mettere in atto, al tal punto da concedere la programmazione di questi prodotti di intrattenimento, rimanendo nella più massima tranquillità, sono sempre stati molto bravi a non fare accorgere nessuno delle loro vere intenzioni, sicuri che comunque la gente non avrebbe capito. Oggi, finalmente queste rivelazioni, possono essere elaborate e possono trovare corpo, in uno scenario di vita dove per fortuna certe consapevolezze, sono reali e presenti quotidianamente. Ma, a livello di studio è sempre affascinante vedere come nella storia e in moltissime situazioni sia artistiche che di intrattenimento, questo fenomeno sia ricorrente, variegato e talvolta sinonimo di sensibilizzazione o addirittura tentativo di consapevolizzazione.

La speranza è sempre quella che si possa sempre più riconoscere menti sempre più attive e rivolte al cambiamento.